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Come la combustione dei carburanti fossili, la cui disponibilità è limitata, così anche l’energia nucleare conduce ad un vicolo cieco. Perché l’uranio necessario al funzionamento delle centrali nucleari è una materia prima esauribile. Il progetto dei "reattori veloci", con i quali si sperava di far durare nel tempo le riserve, si è rivelato un fallimento per motivi tecnici e economici. Tra pochi decenni l’industria nucleare non avrà più combustibile. Dato che oltre a quelle di uranio, anche le riserve di petrolio e metano fra non molto tempo si saranno esaurite, a lungo andare l’umanità potrà coprire il proprio fabbisogno d’energia solamente per mezzo di fonti rinnovabili e di un uso più efficiente dell’energia.